ideato da Gianluca Zanella e a cura di Marcello Altamura
Tutte le puntate
Prima puntata

Giovedì 7 maggio
Ore 21.00 – Diretta Streming sulla pagina Facebook @gianlucazanellaediting
Poteri occulti
Stefania Limiti dialoga con Enzo Ciconte
“Il tema dei poteri occulti è essenziale per la comprensione del nostro Paese, sfuggente e inafferrabile per natura, l’argomento lascia smarriti, un po’ persi tra le nuvole di ciò che esiste ma non è”. È l’incipit del libro pubblicato da Stefania Limiti con Rubbettino a offrire il quadro più esaustivo dell’argomento di questo interessante appuntamento. L’autrice di best seller come L’Anello (Chiarelettere) e Doppio livello (Chiarelettere), racconta il lato oscuro del potere in tutte le sue forme e in tutte le sue inquietanti implicazioni.
Ad accompagnarla in questo excursus Enzo Ciconte, consulente dal 1997 al 2008 presso la Commissione parlamentare antimafia, docente universitario e autore di numerosi libri in cui esplora e analizza il mondo della criminalità organizzata, con particolare riferimento al fenomeno della ‘Ndrangheta.
Relatori

Stefania Limiti

Enzo Ciconte
Seconda puntata

Giovedì 14 maggio
Ore 21.00 – Diretta Streming sulla pagina Facebook @gianlucazanellaediting
Ludwig
Storie di fuoco, sangue, follia
Ci sono storie vere più agghiaccianti della trama di un thriller e protagonisti così maledetti da superare le più oscure fantasie. È il caso di Ludwig, la diabolica coppia di serial killer che tra gli anni Settanta e Ottanta seminò il terrore in Italia e in Germania, massacrando e bruciando chi non rispettava i suoi rigidi criteri morali. Il nome compare per la prima volta in un volantino dall’iconografia nazista nel quale si attribuisce gli omicidi di un senzatetto, di un omosessuale e di un tossicodipendente. L’inquietante firma tornerà altre sei volte, in seguito agli omicidi di una prostituta, di uno studente, di tre religiosi e alle stragi in un cinema a luci rosse di Milano e in un locale notturno a Monaco di Baviera. Nel 1984 due insospettabili ragazzi – Wolfgang Abel, di nazionalità tedesca, e Marco Furlan – vengono arrestati nel mantovano mentre danno fuoco a una discoteca con dentro quattrocento ragazzi. Da quel momento Ludwig smette di uccidere.
Ne parleranno Monica Zornetta, autrice del libro edito da Baldini+Castoldi, giornalista e autrice di molti libri d’inchiesta di successo, insieme ad Andrea Angelozzi, psichiatra, che ha studiato le perizie effettuate su Abel e Furlan nel corso del processo a loro carico.
Relatori

Monica Zornetta

Andrea Angelozzi
Terza puntata

Giovedì 21 maggio
Ore 21.00 – Diretta Streming sulla pagina Facebook @gianlucazanellaediting
Nuove brigate rosse
Dialoga con l’avvocato Biscotti il giornalista Giorgio Sturlese Tosi
Conclusa la tragica esperienza conosciuta sotto il nome di anni di piombo, sul finire degli anni Novanta e fino al 2003 un ritorno di fiamma del terrorismo rosso torna a insanguinare le strade. Sono le Nuove Brigate rosse. Rievocando un frasario tristemente famoso, raccogliendo l’eredità dispersa di un passato fin troppo recente, i brigatisti della “terza generazione” mettono in piedi un’organizzazione che, nelle loro intenzioni, doveva costituire la naturale prosecuzione di un percorso terroristico-ideologico stroncato nella seconda metà degli anni Ottanta da una lunga sequenza di arresti e delazioni. Ecco allora cadere sotto il piombo dei nuovi brigatisti i consulenti ministeriali Massimo D’Antona e Marco Biagi, fino all’agente della PolFer Emanuele Petri. Una scia di sangue e terrore tracciata da personaggi come Nadia Desdemona Lioce, Mario Galesi, Roberto Morandi e molti altri.
A tracciare un quadro di cosa hanno rappresentato e di quali collegamenti le Nuove BR avessero con il “nucleo storico”, sarà Valter Biscotti, avvocato di parte civile nei processi per l’omicidio di Emanuele Petri e Massimo D’Antona, nonché tra i massimi esperti dell’intera vicenda processuale che ha visto protagonisti i principali attori di quest’ultima, tragica stagione di sangue.
Relatori

Valter Biscotti

Giorgio Sturlese Tosi

Marcello Altamura
Quarta puntata

Giovedì 28 maggio
Ore 21.00 – Diretta Streming sulla pagina Facebook @gianlucazanellaediting
L’attentato a Berlinguer, il caso Mattei e il caso Moro nelle carte degli archivi inglesi
Giovanni Fasanella dialoga con Gianluca Zanella e Marcello Altamura
C’è un filo rosso che collega alcuni tra i principali misteri italiani. Un filo difficile da individuare, ma di cui resta traccia nell’archivio di Stato inglese di Kew Gardens. Archivio che Giovanni Fasanella, giornalista e autore di numerosissimi libri di successo, ha avuto il merito di scandagliare a fondo, trovando tracce inquietanti che parlano di uno Stato solo sulla carta “sovrano”, ma che negli anni ha subìto l’ingerenza occulta di potenze straniere, pagando spesso un prezzo molto alto. Con Giovanni Fasanella ripercorreremo la storia di queste presenze oscure, soffermandoci in particolar modo su tre argomenti: l’attentato di cui Berlinguer è stato oggetto in Bulgaria (storia davvero poco nota) e i due casi più controversi della nostra storia repubblicana: l’uccisione di Enrico Mattei e quella di Aldo Moro.
Relatori

Giovanni Fasanella

Gianluca Zanella

Marcello Altamura
Quinta puntata

Giovedì 4 giugno
Ore 21.00 – Diretta Streming sulla pagina Facebook @gianlucazanellaediting
La maledizione di Piazza Fontana
Guido Salvini e Andrea Sceresini dialogano con Marcello Altamura
Giugno 2005: la Corte di cassazione conferma l’assoluzione degli ultimi neofascisti imputati per la strage del 12 dicembre 1969. Settembre 2008: il giudice Guido Salvini, autore dell’istruttoria che ha portato all’ultimo processo sulla strage, riceve la lettera di un ex ordinovista padovano. “La prego contattarmi personalmente – recita – per novità su piazza Fontana.” è il primo passo di una lunga e puntigliosa inchiesta privata che in questo libro, scritto con la collaborazione del giornalista Andrea Sceresini, è raccontata e resa pubblica per la prima volta. Una vera e propria ricerca degli uomini di piazza Fontana. I nomi e le storie dei terroristi neri sfuggiti alla giustizia. Un documentato atto d’accusa contro una parte della magistratura, le sue responsabilità e inadempienze, che farà discutere.
Nel corso di dieci anni Salvini è tornato a parlare con le sue vecchie fonti, ne ha trovate di nuove, ha smontato le bugie e gli alibi che avevano messo in difficoltà le accuse, e raccolto elementi e riscontri a carico di soggetti mai sfiorati dalle indagini.
Chi era il giovanissimo neofascista che quel pomeriggio d’inverno sarebbe entrato in azione alla Banca nazionale dell’agricoltura? Cosa aveva da raccontare la “fonte Turco” del Sid, insabbiata in tutta fretta per ordine dei vertici dei servizi segreti? Cosa lega il suicidio di un ex legionario nel Sud della Francia con la morte in Angola di un ricco imprenditore padovano? Ma soprattutto: perché i magistrati non sono stati in grado di compiere fino in fondo il loro dovere?
Una puntata di Dark side tra le più sconvolgenti, il racconto di una verità negata.
Relatori

Guido Salvini

Andrea Sceresini

Marcello Altamura
Sesta puntata

Giovedì 11 giugno
Ore 21.00 – Diretta Streming sulla pagina Facebook @gianlucazanellaediting
Il cuore occulto del potere . Storia dell’ufficio affari riservati del Viminale
Giacomo Pacini dialoga con Paolo Morando
È stato il più potente e misterioso servizio segreto italiano. Campagne di disinformazione, depistaggi, doppiogiochismi, provocazioni: nulla è mancato nella storia dell’Ufficio Affari riservati. Eppure, una ricostruzione dell’attività di questo organismo non è mai stata scritta, tanto che ancora oggi gran parte dell’opinione pubblica ignora perfino che sia esistito. Il libro di Giacomo Pacini, ricercatore e saggista, colma finalmente il vuoto e, attraverso una corposa mole di documenti inediti, frutto di approfondite ricerche d’archivio, ripercorre la storia dei servizi segreti del Ministero dell’Interno, concentrandosi soprattutto sull’influenza che ebbero nelle vicende nazionali tra l’immediato dopoguerra e gli anni di piombo, e fornendo nuove e significative rivelazioni su alcuni dei principali misteri italiani, dalla strage di piazza Fontana al golpe Borghese.
Dalla ricostruzione emerge per la prima volta con completezza d’informazioni la figura di Federico Umberto D’Amato, sotto la cui direzione i servizi segreti del Viminale raggiunsero a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta l’apice del loro potere. Anima nera della Repubblica per i suoi detrattori, il più geniale uomo d’intelligence che il paese abbia mai avuto, per i suoi sostenitori, D’Amato trasformò l’Ufficio Affari riservati in un moderno organo di spionaggio, dotato di una rete di infiltrati senza precedenti, sempre in bilico tra legalità e illegalità.
Le ombre che gravano sull’attività della struttura ai tempi della direzione di D’Amato sono pesanti. Fu l’Ufficio Affari riservati a instradare artificiosamente le indagini sulla strage di piazza Fontana verso la pista anarchica? Stefano Delle Chiaie, leader di Avanguardia nazionale, e Delfo Zorzi, esponente di Ordine Nuovo, ebbero legami con D’Amato? Che ruolo ha avuto, insomma, l’Ufficio Affari riservati nella drammatica stagione della strategia della tensione? Insieme all’autore del libro, Paolo Morando, giornalista, autore di numerosi libri tra cui Prima di Piazza Fontana (Laterza).
Relatori

Giacomo Pacini

Paolo Morando
Settima puntata

Giovedì 18 giugno
Ore 21.00 – Diretta Streming sulla pagina Facebook @gianlucazanellaediting
Il grande abbaglio
Controinchiesta sulla strage di Erba
Dialogano con l’autore Gianluca Zanella e l’avvocato Fabio Schembri, storico difensore di Olindo Romano e Rosa Bazzi.
11 dicembre 2006. Alle 20.20 in una palazzina in via Diaz, nella tranquilla cittadina di Erba, provincia di Como, si consuma una delle stragi più orrende che l’Italia ricordi. Quattro morti, tra cui un bambino, e un ferito grave. Il 9 gennaio 2007, scattano le manette ai polsi per i mostri: Olindo Romano e Rosa Bazzi, che gli italiani impareranno a conoscere come una coppia infernale, spinta al turpe massacro da una lunga sequenza di liti condominiali. Colpevoli prima per l’opinione pubblica, colpevoli in seguito per la Giustizia. C’è anche una confessione. Il caso è chiuso.
Ma se le cose non fossero andate come è stato raccontato?
Quando nel 2008 i giornalisti Edoardo Montolli e Felice Manti pubblicano Il grande abbaglio, su di loro si abbatte uno tsunami di fango. Uniche voci, le loro, a raccontare una storia diversa. Una storia – è bene ricordarlo – supportata non da teorie, ma da prove. E non prove raccolte dai due giornalisti. Prove raccolte dagli inquirenti e portate recentemente alla ribalta dal programma Le Iene.
In questa puntata, Edoardo Montolli ci racconta una storia sconvolgente, senza cercare sensazionalismi, ma solamente le verità. Quella con la V maiuscola, quella riservata a chi avrà la pazienza di stare ad ascoltare, mettendo in preventivo di poter cambiare idea una volta tanto.
Relatori

Edoardo Montolli

Gianluca Zanella

Fabio Schembri
Ottava puntata

Giovedì 25 giugno
Ore 21.00 – Diretta Streming sulla pagina Facebook @gianlucazanellaediting
Il Noto servizio e l’eversione nera
Aldo Giannuli dialoga con Gianluca Zanella e Marcello Altamura
L’ultima puntata di questo format.
Un finale – come si dice – “col botto”.
Accompagnati da Aldo Giannuli, storico e saggista, consulente nel corso degli anni Novanta di molte Procure, dove ha indagato sul mondo dei servizi segreti deviati e dell’eversione nera (scoprendo una mole incredibile di documentazione fino a quel momento tenuta nascosta), percorreremo la storia dell’Italia repubblicana dal secondo dopoguerra fino alle soglie del nuovo millennio, cercando di gettare una luce su una delle entità più sinistre partorite dal nostro Paese: il Noto servizio. Un servizio segreto parallelo, protagonista occulto di alcuni tra i più tristemente celebri fatti di cronaca della nostra storia. Un servizio segreto legato a doppio filo con il panorama dell’estrema destra stragista e criminale. Un appuntamento imperdibile.
Relatori

Aldo Giannulli

Gianluca Zanella
